Per il tuo bene CIÒ CHE SAI TI PROTEGGE

CSA Security con il Sistema d’Allarme Sinecura ti offre consigli tecnici su come comportarti in situazioni critiche e mette a tua disposizione domande e risposte che potrebbero esserti utili

Scopri le risposte giuste

 

Cos'è la sicurezza ?

È esatto, ma non per il nostro contesto
È esatto, ma non per il nostro contesto
Proprio così. La sicurezza è un bene. Un bene impalpabile che protegge cose concrete. Invisibile eppure tangibile. Non la senti quando è con te ma se viene a mancare te ne accorgi. La tua casa è un bene. La tua attività è un bene. La tua famiglia è un bene. Il tuo spazio è un bene. Tutto questo è la tua vita. La tua vita è un bene. La sicurezza è un bene che protegge il tuo bene. Con Sinecura, Csa Security protegge te, la tua famiglia, il tuo spazio, la tua attività, la tua vita. Per il tuo bene.

Nell’ambito della sicurezza, cos’è la Prevenzione ?

Può essere un’idea funzionale, ma riduce anche la luminosità dell’ambiente.
Forse un medico saprebbe risponderti meglio su questo.
Esatto. La prevenzione in fatto di Sicurezza consiste nel dotarti di un buon sistema d’allarme come Sinecura ma anche accertarti che sia collegato ai servizi di un Istituto di vigilanza privata come Csa Security. Il sistema d’allarme piazzato in casa tua o nella tua attività è un ottimo strumento di Prevenzione contro intrusioni e altre minacce come l’incendio, ma rimane fine a se stesso senza un sistema di Protezione che lo renda perfettamente efficace. Con un normale impianto d’allarme sai di prevenire i furti e le intrusioni, sai che qualcuno può entrare in casa e per esserne informato puoi gestirlo in proprio. Ma tutto finisce lì se non hai anche un abbonamento con un Istituto di vigilanza privata che agisce di conseguenza a quello che il tuo Sistema d’allarme segnala.

Nell’ambito della sicurezza, cos’è la Protezione?

Esatto. Un buon sistema d’allarme come Sinecura è un sistema di Prevenzione che, se collegato ai servizi di un Istituto di vigilanza privata come Csa Security, ti offre la necessaria Protezione. Con la chiamata automatica allo scatto dell’allarme sei in contatto ogni volta che serve con la Centrale operativa di Csa Security e le sue autopattuglie, una rete di Protezione che rende efficace la tua Sicurezza contro il furto, l’incendio, o qualunque altro tipo di minaccia perfino in caso di emergenza medica. Oltre alla procedura spiegata in altre risposte esatte a queste domande, devi sapere che Sinecura ti fornisce anche un sistema di Protezione tramite App sul tuo telefono cellulare. e con l’App MyCsa Security inserisci e disinserisci l’impianto per la tua autogestione del Sistema. L’App ti mette in contatto con la Centrale operativa in qualunque luogo ti trovi, il segnale di panico inviato con l’App ti mette in rapido contatto con i professionisti di Csa Security, i quali agiscono al meglio per proteggere te, la tua casa, la tua attività e la tua vita. Se consideri che la tua App viene data nell’offerta Sinecura a ben otto persone del tuo nucleo famigliare, capisci che la Protezione è qualcosa di più impalpabile e invisibile della Prevenzione, meno solida dell’impianto di allarme in sé, ma immensamente più concreta. Con Sinecura ti abboni a un servizio di Protezione, il servizio di Protezione Csa Security. C’è qualcosa di molto strutturato e ben organizzato dietro alla Prevenzione costituita dalla semplice installazione di un sistema d’allarme. Ti abboni e non hai bisogno di far abbonare tua madre, per fare un esempio, per dotarla di un servizio antipanico, perché è già incluso nella tua App MyCsa Security. Basta che la includi tra le persone coperte dalla tua App e in qualsiasi punto si trovi, nel momento in cui schiaccia il pulsante antipanico sul suo cellulare, che si senta male o in caso di qualunque altra emergenza, la Centrale operativa si mette in contatto e interviene. Questa è Protezione.
Può essere di grande giovamento, ma non in fatto di Sicurezza. Gli allarmi dermatologici rientrano in un sistema di Protezione da parte di un Istituto di vigilanza privata solo se si tratta di un caso acuto e premi il pulsante antipanico per farti mandare un’ambulanza.
Può essere comodo per i cachet contro il mal di testa e anche per provare la pressione arteriosa, ma questo esula dalla sfera dall’accezione di Sicurezza nel senso stretto in cui la stiamo usando

Cosa succede quando scatta l’allarme Sinecura?

Non esattamente. Se l’allarme è valido, la Centrale operativa Csa Security invierà la pattuglia e le forze dell’ordine, ma prima va verificata rapidamente la validità dell’allarme.
Esatto. Il sistema fa partire una chiamata automatica sul cellulare dell’abbonato Sinecura, il primo nell’ordine di chiamata concordato. Alcuni segnali inviati alla Centrale dal sistema d’allarme Sinecura, tipo un segnale di intrusione, l’apertura delle porte, o il sensore di rilevamento fumo per l’antincendio, fanno scattare una doppia chiamata immediata di verifica sul cellulare dell’abbonato. Se non risponde, la doppia chiamata scatta per il secondo nominativo previsto nella procedura concordata all’atto della stipula del contratto. Lo scopo è di verificare immediatamente la validità dell’allarme. Se ad esempio l’abbonato è fisicamente in casa ed è stato lui o un famigliare ad attivare inavvertitamente o erroneamente l’allarme, riceverà questa chiamata telematica che dice “CSA Security centrale operativa: è pervenuto un allarme di intrusione”. A questo punto l’abbonato ha queste due opzioni: 1 può digitare il codice personale e chiudere il falso stato di allarme. 2 può parlare direttamente con la Centrale operativa, cosa che avverrà nel giro di qualche secondo anche semplicemente per mancata risposta alla chiamata automatica.
Non è esatto. L’allarme viene subito recepito dalla Centrale operativa Csa Security che avvia la procedura automatica di cui al punto 2.

Cos’è un falso allarme?

Proprio così. Se ad esempio l’abbonato ha fumato a pochi centimetri dal rilevatore antifumo dopo aver inserito l’allarme, se è entrato in casa senza avvicinare il Tag di prossimità per disinserire l’allarme, se ha inserito l’allarme uscendo di casa e ha lasciato una finestra aperta nel sistema di difesa perimetrale, o anche se un uccello a velocità pazzesca ha colpito un sensore causandone il guasto, scatterà quello che in gergo della vigilanza e della sicurezza, come nel gergo della salute e non è un caso, viene chiamato falso positivo. Un falso allarme che grazie al semplice inserimento di un codice da parte dell’abbonato o con il contatto diretto con la Centrale operativa verrà chiuso per ripristinare il corretto funzionamento del Sistema Sinecura.
Non sempre, come spiegato al punto 1 a volte non c’è alcuno spavento e tutto si risolve rapidamente. L’importante è mantenere la calma.

Cos’è un vero allarme?

Potrebbe esserne il sintomo, ma non è detto che corrisponda al vero.
Esatto. È una situazione di pericolo reale. Vuol dire che in quel momento sta succedendo qualcosa di non bello. Può essere solo l’infrazione dell’appartamento con un furto all’interno, può essere una coercizione, che è molto peggio. La persona può essere addormentata. O legata. O peggio seviziata finché qualcuno non va in casa o in negozio a vedere cosa sta succedendo. Un Sistema d’allarme può evitare questo. Un sistema d’allarme collegato a un Istituto di vigilanza privata con centrale operativa nella tua città e un sistema di autopattuglie ancora di più.
Non esattamente. Dipende dall’importo e dalla scadenza, soprattutto dall’entità di evasione fiscale implicata.

Se il sistema scatta per un falso allarme, cosa fai?

No. Per quanto falso, l’allarme non passerà. Anzi tutta la procedura proseguirà come previsto dal protocollo Sinecura.
No. Potresti turbare inutilmente l’armonia famigliare o, nel secondo caso, generare in te inutili sensi di colpa.
Esatto. Digiti il pulsante numero 1 e inserisci il codice concordato costituito da 5 cifre seguito dal tasto # che resetta lo stato d’allarme. Il sistema fa il numero di chiamate previsto, puoi chiudere la chiamata e Sinecura ti richiama la seconda volta. Richiudi la chiamata e Sinecura passa al secondo numero in ordine di priorità e fa due chiamate anche lì, se non ha riscontro nemmeno stavolta l’allarme coinvolge la Centrale operativa e adesso è l’operatore della centrale operativa che deve gestire l’allarme. Il sistema Sinecura ci mette qualche secondo in più per fare tutti i vari test prima di arrivare al contatto diretto con l’operatore della Centrale Csa Security che risolve il problema e che alla fine permette di chiudere lo stato di allarme.

Se il Sistema d’allarme scatta per un allarme reale cosa succede?

Esatto. Per esempio ricevi la chiamata automatica per l’allarme scattato ma non sei in casa in quel momento. Allora passi l’incarico alla Centrale operativa. La Centrale vede che sotto la tua chiamata c’è anche l’allarme scattato, perché in Centrale operativa si vede anche l’allarme. L’operatore vede che sotto c’è l’allarme e lo prende in carico passando alla parte di video-verifica. Csa Security può anche evitare la chiamata al cliente e gestire tutto direttamente, ma per evitare i falsi allarmi, che sono almeno l’80/90% degli allarmi, è meglio che la prima verifica automatica sia tramite chiamata alla persona. Il bambino entra in casa spedito prima di aver disinserito l’allarme, perché deve andare in bagno. Si tarda a uscire di casa per un’ultima operazione o perché si è dimenticata la borsa all’ultimo momento e l’allarme è già inserito, qualcuno della famiglia passa davanti al sensore dopo che il sistema d’allarme è stato inserito e automaticamente lo fa scattare, innumerevoli possono essere i casi di falso allarme. Tutti quei “falsi positivi” che grazie alla chiamata automatica non si fanno arrivare all’operatore in Centrale operativa e semplificano l’operatività dell’Istituto di vigilanza, riducendo il numero di allarmi fasulli e lasciando spazio alla gestione di quelli veri. Csa Security così non insegue i falsi positivi, tutti gli “attenti al lupo”, e può occuparsi unicamente dell’allarme reale. Dunque l’allarme arriva alla Centrale operativa. La persona entra in contatto con la Centrale operativa: “Qui Centrale operativa sono Fabio mi dica”. “Guardi, mi è arrivata la chiamata automatica di allarme ma io in casa non ci sono”. A questo punto in base al tipo di allarme l’operatore può fare un’interrogazione alla telecamera del sensore di video-verifica che gli manda uno streaming di 6/12 secondi durante i quali può verificare chi è entrato in quel momento fisicamente in casa. “Vedo una signora giovane” “Ah, mi sa che è mia figlia”. “Provi a contattarla, probabilmente è lei ad aver fatto scattare l’allarme”. Si ha già un’indicazione. Se invece si vede un tizio con la torcia al buio che si muove in piena notte dentro casa, scatta l’intervento con autopattuglia e forze dell’ordine. Dev’essere l’operatore in Centrale operativa a discriminare quello che può essere una minaccia, ovviamente se vede qualcuno che continua a girarsi a destra e sinistra per vedere cosa c’è nell’ambiente da poter rubare, soprattutto se c’è pure una sequenza di allarmi, l’apertura di una porta senza disattivare, il sensore che lo vede, si capisce che è una persona che non si sa muovere in questo ambiente e probabilmente è un ladro.

Se i ladri sono già in casa e vogliono che tu sotto coercizione inserisca il codice che chiude l’allarme cosa fai?

No. Ti sei abbonato a Sinecura proprio per poterti difendere in situazioni del genere.
Esatto. Se all’arrivo della chiamata automatica che ti chiede di digitare il codice concordato per chiudere lo stato di allarme tu fossi in casa, in negozio o nel tuo studio sotto la minaccia di chi ha violato il Sistema d’allarme Sinecura, esiste un codice anticoercizione stabilito appositamente per comunicare la situazione di effettivo pericolo al sistema di allarme. Per fare un esempio: se invece di digitare il codice concordato 11111 seguito da # per disattivare correttamente il sistema (e in questo caso, trattandosi di normale autogestione, l’allarme non entrerebbe neanche in Centrale operativa) tu digitassi il codice concordato 22222 #, al telefono sentiresti “Grazie, il codice è corretto” ma in Centrale operativa arriverebbe il messaggio di “aiuto, codice anticoercizione”. In tal modo l’operatore in Centrale Operativa saprebbe che tu sei sotto minaccia e hai solo fatto finta che sia tutto a posto, e Csa Security invierebbe l’autopattuglia e chiamerebbe le forze dell’ordine.
È sempre una buona idea da tenere presente a lungo termine. Ma non ci sono effettive prove sulla tempestività dell’intervento.

Cos’è un Tag di prossimità?

Non è esatto, lunedì in tedesco si dice Montag.
Il Tag è un microchip con un’antenna montata all’interno, fatta da una sinusoide elettrica di un filamento che dà un codice che serve per attivare e disattivare l’impianto d’allarme. Ci sono diversi tipi di Tag. E possono avere diverse forme: dal francobollo autoadesivo al portachiavi, al classico bancomat badge. Dipende da come l’abbonato si sente più comodo. Ed è come avere una chiave che permette di accedere a casa attivando e disattivando il sistema d’allarme. I Tag di prossimità sono piccoli, robusti e facili da usare. Possono essere posizionati su un portachiavi per un facile accesso. L'utente inserisce semplicemente il Tag di prossimità nell'area di lettura della tastiera per attivare / disinserire il sistema.
È vero, ma non c’entra con ciò di cui si sta parlando qui.

Qual è il vantaggio di usare un Tag di prossimità?

Operativa l’inserimento e il disinserimento del sistema d’allarme, l’operatore sa chi della famiglia o dell’attività è stato ad attivare e disattivare l’impianto d’allarme. L’operatore sa immediatamente chi l’ha fatto in quel momento perché il codice di ciascun Tag è associato direttamente a una persona del nucleo familiare o dell’attività. E l’App, se la ricezione di tutte le notifiche è attiva, invia alla Centrale operativa Csa Security una notifica che fa sapere chi della famiglia è entrato a casa. Se ad esempio tu sei fuori casa, sai che tuo figlio è uscito con gli amici e a mezzanotte dovrebbe rientrare a casa, con il sistema d’allarme inserito sai precisamente a che ora è tornato perché nell’esatto momento in cui disattiva l’impianto per entrare in casa ti viene notificato. Nel caso avesse dato il suo Tag a un amico per farsi coprire ovviamente non lo potresti sapere. Ma sapresti che il suo Tag di prossimità ha disinserito il sistema d’allarme per entrare in casa. Il codice è personale, il Tag può essere passato, ma per un ragazzo intraprendente che non voglia farsi beccare dai genitori anche il codice può essere rivelato a un amico. Sono questioni familiari in cui Csa Security non entra se non le è richiesto espressamente. Ma il Tag è una comodità, perché nella vita una persona ha tanti codici e numeri da ricordare e, se può sostituire un codice con un Tag, è oro.
Vero. Ma non solo, come puoi leggere al punto 1.

Cos’è la App MyCsa Security?

No. Esistono applicazioni a tale scopo, ma Sinecura non è una di quelle.
Esatto. L’applicazione per smartphone è inclusa nell’offerta Sinecura e ti permette di gestire il Sistema d’allarme Sinecura, inserirlo e disinserirlo a distanza, e di metterti in rapido contatto con la Centrale operativa Csa Security in caso di qualunque emergenza tramite il pulsante antipanico. L’App MyCsa Security è di grande valore e comodità. Puoi attivare e disattivare l’impianto attraverso l’App senza nessun problema e per qualunque scopo. Sinecura ti fornisce un sistema di Protezione tramite App sul tuo telefono cellulare. Con l’App MyCsa Security inserisci e disinserisci l’impianto per la tua autogestione del Sistema, come fosse un telecomando a distanza, a grande distanza. L’app ti mette in contatto con la Centrale operativa in qualunque luogo ti trovi e tramite il segnale GPS permette l’individuazione della tua posizione nel momento dell’allarme, così che la Centrale operativa possa verificare, anche in modo silente, se sei a casa o nel negozio nel momento dell’emergenza. Il segnale di panico inviato con l’App ti mette in rapido contatto con i professionisti di Csa Security, i quali agiscono al meglio per proteggere te, la tua casa, la tua attività e la tua vita. E l’App MyCsa Security inclusa nell’offerta Sinecura viene messa a disposizione di ben otto persone del tuo nucleo famigliare, tutte persone che sono sotto la Protezione del tuo Sistema d’allarme Sinecura in caso di panico o pericolo ovunque si trovino. La possibilità di gestione remota del Sistema d’allarme ti offre una miriade di comodità. Se ad esempio tu sei fuori casa, in vacanza o in viaggio di lavoro, e per esempio sai che una persona che non ha il Tag di prossimità, come un addetto alle pulizie o un parente che esula dagli otto , o qualcuno, un amico che viene a dar da mangiare al tuo gatto mentre sei in vacanza, può chiamarti prima di entrare a casa, disattivi l’impianto, ti manda un messaggio quando è uscito e lo riattivi tramite l’App. Il controllo remoto del tuo Sistema d’allarme Sinecura è un progresso enorme nell’evoluzione dei sistemi d’allarme.

Perché ti conviene abbonarti a un Sistema d’allarme anziché comprarlo e non pensarci più?

Dici? Questione di gusti. Comunque il Sistema d’allarme Sinecura non è un impianto antifurto che compri a rate. Csa Security te lo dà in comodato d’uso gratuito. Non compri niente, ti abboni a un servizio che offre sicurezza a te, alla tua famiglia, alla tua casa, alla tua attività, al tuo spazio, alla tua vita.
Esatto. Con Sinecura, Csa Security ti fornisce un Sistema d’allarme in comodato d’uso gratuito. Non compri l’impianto. Ciò che paghi mensilmente è il servizio di cui usufruisci, cioè entri a far parte della rete di Sicurezza dell’Istituto di vigilanza privata Csa Security. Comprare un impianto antifurto senza una rete di Protezione derivante da un Istituto di vigilanza privata come Csa Security equivale invece a metterti in casa una serie di dispositivi elettronici di cui poi ti dovresti occupare da solo. Al primo guasto o allarme autentico rischieresti di trovarti a doverci pensare molto più di quanto immagini. Comprando semplicemente un impianto d’allarme antifurto, anche a rate, saresti poi da solo a gestirlo, soddisferesti magari le tue esigenze di Prevenzione ma non quelle di Protezione. Quando scatta l’allarme potresti sapere se è vero o falso, ma non potresti difenderti. Le forze dell’ordine allertate da un Istituto di vigilanza privata sanno che l’allarme è stato verificato e interverrebbero con maggiore solerzia laddove già troverebbero l’autopattuglia Csa Security. La Centrale operativa Csa Security, tramite l’App MyCsa Security e la centralina del Sistema d’allarme Sinecura può essere costantemente informata delle crisi che ti trovi ad affrontare e può intervenire di conseguenza. Tu e altre 7 persone del tuo entourage potete ricorrere al pulsante antipanico sulla App MyCsa Security ovunque vi troviate, anche all’estero, e Csa Security è in grado di farvi ottenere il soccorso necessario ovunque e in qualunque momento serva. L’abbonamento a un Sistema d’allarme come Sinecura è molto ma molto più di una serie di dispositivi elettronici in casa tua o nel tuo negozio. È un servizio che si occupa della sicurezza tua, della tua famiglia e della tua attività.
No. il suono della parola “abbonamento” potrebbe richiamare il termine “buono”, ma in verità non c’entra. Deriva dal francese abonner, derivante a sua volta dell’antico francese bonne, che in francese moderno corrisponde a borne «confine, limite».

L’allarme antipanico del Sistema Sinecura si può inviare solo dalla App MyCsa Security?

Esatto. l’App è un bonus inserito nell’offerta Sinecura, puoi mandare l’allarme antipanico anche dalla tastiera in dotazione al Sistema d’allarme, come pure dal telecomando a 4 pulsanti o a uno solo o dal dispositivo di “panico silente” di cui puoi usufruire richiedendone l’inclusione nel pacchetto di servizi Sinecura. Per premere il pulsante antipanico della App MyCsa Security bisogna avere il telefono a portata di mano, aprire l’App e attivare l’antipanico con il pulsante corrispondente. Ma anche la tastiera che Csa Security dà in comodato d’uso gratuito nel Sistema Sinecura ha in dotazione il pulsante per l’antincendio, per la richiesta della pattuglia e per l’antipanico, l’SOS. Puoi far partire digitando due pulsanti in combinazione l’allarme senza che si passi dal protocollo della chiamata automatica, in questo modo puoi comunque generare un allarme direttamente in Centrale operativa. Questo tipo di allarme non genera la chiamata automatica, non avrebbe senso, perché sei tu che l’hai premuto mettendo in combinazione due pulsanti concordati sulla tastiera del tuo Sistema d’allarme o chiamando aiuto con l’App o con il telecomando a quattro pulsanti o con quello a uno o con il “panico silente”. Non è che si sia aperta la porta di casa o dell’attività e il sensore lo abbia rilevato. Nel caso dell’SOS l’allarme viene mandato direttamente dall’abbonato o da qualcuno nel suo entourage, ed è l’operatore della Centrale operativa a dover verificare se il panico è reale oppure no. Il segnale di panico attiva in Centrale operativa Csa Security tre azioni di verifica fondamentali: 1 Vedere la georeferenziazione del panico, cioè vedere dove è ubicato il panico. Caricare la latitudine e longitudine dell’immobile da gestire, se corrispondono i due dati l’operatore sa che l’allarme è in casa. In una frazione di secondo l’operatore può avere questi dati, quindi sapere se l’SOS arriva dalla casa oppure da fuori. 2 L’operatore comunque deve fare una chiamata diretta alla persona. 3 Se la persona chiude la chiamata o non risponde, l’operatore della Centrale operativa prova anche il secondo numero e se il referente del secondo numero non sa nulla, l’operatore manda la pattuglia. La pattuglia verifica l’ambiente com’è in quel momento e in contemporanea la Centrale operativa allerta le forze dell’ordine. Perché le forze dell’ordine ci mettono un po’ più di tempo della pattuglia ad arrivare sul posto. Una volta che i Carabinieri o le forze dell’ordine sono arrivati, la pattuglia va in loro supporto.
Non è esatto. Vedi la risposta a). Comunque è sempre meglio non perdere il telefono.
Sbagliato. Il tuo provider telefonico non c’entra niente con l’App MyCsa Security, che funziona sullo smartphone funzionante appoggiato da non importa quale provider.

Cos’è il “panico silente”?

No. Per quanto mantenere la calma e la razionalità in caso di pericolo sia consigliabile, la risposta non è esatta.
Esatto. È un optional studiato soprattutto per i piccoli commercianti soggetti a minaccia ravvicinata e tentata rapina, quindi per tabaccheria, gioielleria, oreficeria, negozi di orologi, può essere anche montato sotto il banco, c’è un solo pulsante: il panico silente. Come quello per le banche. Non è filare, è via radio, dotato di batteria, e la persona può portarlo anche in giro con sé. Il telecomando a panico silente permette anche l’attivazione di ricezione ambientale che permette alla Centrale operativa di “ascoltare” ciò che sta effettivamente succedendo nel luogo da cui è partito l’allarme.

Cos’è il telecomando a 4 pulsanti?

Non è esatto. Probabilmente esiste anche un telecomando televisivo con questa funzione, ma non riguarda evidentemente il tema della sicurezza.
Esatto. Il telecomando ha quattro tasti che corrispondono alle seguenti funzioni: 1 Inserimento del Sistema d’allarme, 2 Disinserimento del Sistema d’allarme, 3 Panico silente e 4 Panico con scatto della sirena. Se hai intenzione di far sentire ad altri in casa che c’è un allarme per intrusione, aggressione, incendio o anche malessere, premi questo pulsante. Fai sentire con la sirena a tutti quanti che sei sotto minaccia.
Non esiste niente del genere, anche perché sarebbe poco pratico, già il presunto baro deve tenere in mano le carte, poi ha gli assi nella manica eccetera. Dove lo terrebbe un telecomando del genere?

Perché si dice che Csa Security blocca la fuga anche al gas?

Csa Security offre tra i suoi servizi anche un “Servizio chiavi”. Vuoi andare in vacanza sereno? Se ti affidi a CSA Security proteggi la tua casa e la tua attività non solo con il Sistema d’allarme, e avrai non solo sicurezza antiintrusione, antifurto e antincendio, ma attenzione a qualunque inconveniente possa minacciare la tua casa, la tua attività e il tuo spazio in tua assenza: 1 servizio deposito chiavi, 2 monitoraggio attivo e remoto 3 dispositivo mail o sms che comunica l’ispezione effettuata 4 controllo tecnologico per tutta la casa o l’attività, finestra per finestra. Se ti abboni al “Servizio chiavi” la pattuglia può entrare in casa e verificare direttamente in caso di allarme. In effetti il rilevatore di fumo dell’allarme antincendio rileva anche il gas. Per questo si dice che Csa Security blocca la fuga anche al gas.

Cosa succede se premi per sbaglio il pulsante antipanico sull’App MyCsa Security sul tuo cellulare?

Figurati. Succede, succede.
Troppa grazia. Per il momento meglio lasciar fuori le organizzazioni internazionali di polizia.
Esatto. Nella procedura di SOS antipanico non è prevista la chiamata automatica. La Centrale operativa procede con la verifica diretta. Se per esempio stai giocherellando con l’App MyCsa Security e premi per sbaglio l’antipanico e vuoi tornare indietro sulla cosa per annullare lo stato d’allarme, hai un certo numero di secondi per annullare l’invio. Sono 7/8 secondi. Quindi se invece premi l’antipanico senza annullare l’invio sai che lo stai facendo volontariamente. Puoi assolutamente annullare l’invio, ma se arriva l’invio in Centrale operativa, non ci puoi più fare niente perché non hai neanche il tempo di chiamare la Centrale operativa per dire: “Guardate mi sono sbagliato”. La chiamata è già partita, in Centrale è già pervenuto l’allarme e si può creare la situazione in cui la persona chiama la Centrale mentre la Centrale la sta chiamando. Quindi in questo caso ti conviene aspettare la reazione dall’altra parte e appena in contatto comunicare il falso allarme: “Chiedo scusa ragazzi, non l’ho fatto apposta” oppure “Il bambino giocava col telefonino, senza volere ha premuto e inavvertitamente è partito l’allarme”. Oppure: “Stavo facendo un test”. Spesso e volentieri gente che vuole provare come funziona il sistema preme il pulsante anti panico per provare sul campo, fa un test ogni tanto. È possibile che gli si risponda: “Il test funziona perfettamente, come può notare, però non abusi di questo servizio”. Perché il servizio ha valore quando c’è un’effettiva minaccia, un effettivo pericolo. Va evitato l’effetto “Attenti al lupo”. Falso allarme oggi e falso allarme domani, va a finire che la Centrale Operativa si abitua ai tuoi falsi allarmi e magari non ti chiama ed è magari la volta che succede proprio il patatrac.

Cosa si può fare contro il disturbo di frequenza chiamato Jammer, che impedisce il buon funzionamento di un Sistema d’allarme?

Contro i disturbatori di frequenze - i cosiddetti jammer - i dispositivi senza fili di ultima generazione adottano sistemi anti-jamming che sono in dotazione al Sistema d’allarme Sinecura attraverso la Centrale operativa Csa Security. Il ladro professionista escogita strumenti che gli permettono di complicarci la vita. Uno di questi è il Jammer, uno strumento di disturbo della frequenza di trasmissione GSM, WI-FI e di tutto ciò che a livello di linea può trasmettere. Il polling è la risposta a questo. Il polling è la verifica ciclica di tutte le unità o periferiche di input/output da parte di un sistema operativo. L’anti-Jammer, il polling è la Centralina del sistema d’allarme che comunica ogni tempo X la sua sopravvivenza alla Centrale operativa. Se non arriva la comunicazione della sua sopravvivenza, scatta la telefonata alla persona, e se è fuori casa e non ne sa nulla, Csa Security manda come prima cosa la autopattuglia a verificare. La pattuglia compie in primis un sopralluogo nell’ambiente. Se si trova un’effrazione, allora si chiamano immediatamente le forze dell’ordine e si interviene nell’abitazione o attività. Esiste anche l’allarme anti-jammer, che una volta impostato trasmette un allarme non appena avverte un disturbo alla frequenza di trasmissione, prima di andare in shutdown e disattivarsi. Quando va in shutdown è come se la Centralina fosse stata buttata dentro l’acqua. Non funziona. Quando si riallontana il disturbo, fa come l’effetto doppler, in distanza la Centralina spara in sequenza alla Centrale operativa tutti gli allarmi che sono stati generati durante lo spegnimento. Li tiene in banco e poi li scarica tutti insieme. Come prima cosa però manda un segnale di “aiuto”, un tipo di segnale che avvisa del jamming, oppure già la mancata segnalazione di sopravvivenza della Centralina (polling) mette la Centrale operativa in condizioni di agire. Può fare una verifica, prova a collegarsi, verifica che non sia un disturbo fortuito come quello generato anni fa dalle antennine poste dietro le tivù che impedivano alle auto intorno di aprirsi automaticamente con il telecomando, come mostrava Capitan Ventosa a suo tempo su Striscia la notizia. Queste antenne erano in grado di bloccare tutt’intorno le frequenze dei dispositivi. Disturbavano i segnali. Nel caso si trattasse di qualcosa del genere comunque la Centrale operativa lo verificherebbe sul posto.
Perché mai? Il Sistema d’allarme ha anche una scorta di batterie

Se s’interrompe la corrente elettrica mentre si è fuori casa o dall’attività, come si provvede al funzionamento del Sistema d’allarme?

Proprio così. Rispetto ai primi impianti d’allarme la tecnologia è avanti anni luce. Prima era tutta filare, ora funziona tutta a onde radio. Ora è tutto via radio. Non ci sono più fili che collegano i dispositivi, che dunque possono comodamente essere messi dove si vuole. Il sensore con videoverifica e il sensore di movimento, la tastiera, il sensore magnetico per porte e finestre e il sensore antifumo funzionano a batteria.Le batterie vengono garantite per quattro anni in cui un impianto funziona molto poco, cioè svolge principalmente funzioni di inserimento e disinserimento. La Centralina è l’unico dispositivo del Sistema d’allarme alimentato a corrente standard a 220 V, collegato alla presa di corrente standard. Ma è dotata internamente di una batteria tampone che nel momento in cui si stacca la corrente elettrica nell’ambiente si attiva e mantiene il Sistema in funzione. La batteria tampone ha tre giorni di autonomia. Nel frattempo solitamente la linea di corrente elettrica fa in tempo a essere ripristinata.
Buoni rapporti di vicinato sono molto preziosi. Perché guastarli quando il tuo Sistema d’allarme è già dotato di batterie?

Cosa fai se un’auto tampona leggermente la tua in piena notte?

No. Non è mai una buona idea cercare il conflitto, particolarmente tra automobilisti. Gli animi si infiammano facilmente.
Esatto. Il leggero tamponamento può avere un secondo fine, il furto dell’auto o la coercizione. La App MyCsa Security o il telecomando antipanico possono aiutarti anche in questo caso. Sei in auto, un’auto alle tue spalle ti tampona leggermente, è notte fonda. Se dall’altra parte c’è qualcuno che non sai e magari ti ha tamponato leggermente perché ha intenzione di rubarti l’auto o di rapinarti, nel caso uscissi dalla macchina un complice potrebbe infilarsi in macchina e portartela via. Per prima cosa, non devi scendere dall’auto finché non hai capito di che si tratta. L’importante è che tu abbia sempre il telecomando a portata di mano,. Questo è meravigliosamente favorito dalla App MyCsa Security sul cellulare: restare in macchina, App sul cellulare, premere pulsante antipanico. Potresti anche chiamare i Carabinieri ma, come si è detto nella risposta esatta numero 13, le forze dell’ordine allertate da un Istituto di vigilanza privata sanno che l’allarme è stato verificato e interverrebbero con maggiore solerzia laddove già troverebbero l’autopattuglia Csa Security. La Centrale operativa Csa Security, tramite l’App MyCsa Security o il telecomando può essere costantemente informata delle crisi che ti trovi ad affrontare e può intervenire di conseguenza. Tu e le persone del tuo entourage potete ricorrere al pulsante antipanico sulla App MyCsa Security ovunque vi troviate, anche all’estero, e Csa Security è in grado di farvi ottenere il soccorso necessario ovunque e in qualunque momento serva.

Cos’è la fantasia dei ladri?

No, quello si intitola solo Fantasia e non ha tra i suoi personaggi la Banda Bassotti
Esatto. È finita la pacchia per i ladri, con un Sistema d’allarme posto come prevenzione stiamo anche stuzzicando la fantasia dei ladri. I “piccoli stramaledetti Fort Knox” di cui parla lo spot Csa Security nel Sistema d’allarme Sinecura sono costituiti dal Sistema ma soprattutto dall’Istituto di vigilanza privata, con la Centrale Operativa e le autopattuglie che costituiscono la vera e propria protezione. Csa Security ha la cultura necessaria a immaginare ed anticipare le mosse dei ladri, anche le più fantasiose. Un sistema d’allarme piazzato in casa non è sufficiente, a fare la differenza è il sistema integrato tra dispositivi e personale specializzato, l’Istituto di vigilanza, la struttura che lo gestisce, gli operatori di Centrale operativa, le guardie giurate e le autopattuglie coordinate in base a protocolli collaudati e alla conoscenza in continua evoluzione nel campo della sicurezza. L’Istituto di vigilanza privata deve essere costantemente avanti rispetto ai malviventi. Un impianto antifurto, antiintrusione, antincendio non può rimanere fisso come concetto. La tecnologia è in continua evoluzione.

Che fare se un impianto genera troppi allarmi?

Esatto. L’operatore di Centrale operativa che si rende conto che un dispositivo genera troppi falsi allarmi può decidere anche di escludere delle zone del Sistema. Può disattivare da remoto anche la sirena, nel caso generasse molestie inutili per un malfunzionamento. Se sa che c’è un contatto che fa scattare continuamente ed erroneamente un sensore (magari ci è finito sopra un uccello a grande velocità e l’ha rovinato), in quel momento lo disattiva e poi manda al più presto il tecnico a sostituirlo. Stacca il bi-adesivo e si mette il sensore nuovo. Si evitano così 1 consumi eccessivi di connessione e traffico, 2 eccessive procedure innescate per falsi allarmi gestiti sia dal cliente che dalla Centrale Operativa, giacché anche l’abbonato, se riceve la chiamata automatica ogni 15 secondi, rischia di impazzire e non può più vivere. 3 Si assicura costantemente il corretto funzionamento dell’impianto evitando falle nel Sistema dovute al meccanismo di “attenti al lupo” di cui si parla nelle domande 8 e 18. Se un ladro scopre che c’è già la sirena disattivata o un sensore che non funziona, ne approfitta per continuare a rubare o per andarci appositamente, ci sono anche ladri che mandano apposta in tilt dei sensori, li fanno scattare più volte o li mandano in cortocircuito così da costringere l’abbonato e la Centrale Operativa a disattivarli. Ma con la pronta sostituzione del dispositivo si ovvia anche a questa fonte di minaccia. Ci sono ladri che fanno appostamenti, fanno scattare l’allarme il primo, il secondo, il terzo giorno. Quando viene disattivato al quarto entrano in azione. Per questo la Centrale Operativa, nel momento in cui disattiva, invia anche il tecnico per la sostituzione del dispositivo. L’operatore di Centrale operativa disattiva solo il sensore interessato, l’impianto rimane funzionante, ma provvede anche il più presto possibile a far sostituire il dispositivo interessato. Quello specifico sensore, quello specifico sensore magnetico, quella specifica sirena, quell’ingresso, chiamiamolo così, lo disattiva in modo tale che l’impianto si mantenga funzionante e coperto. Poi il tecnico va, sostituisce il dispositivo, lo riprogramma e automaticamente ritorna a essere compreso e a funzionare nel Sistema esistente.
No. Questo se avessi il mal di testa ma a prescindere dal tuo sistema d’allarme.
Pessima idea, oltre alla Prevenzione perderesti la Protezione e proprio in quel momento il malintenzionato potrebbe inserirsi per colpire.

Cos’è un sensore magnetico?

No, quello al massimo è un seduttore provvisto di magnetismo.
No. Per tenere chiusa una porta o una finestra con un sistema di calamite servirebbe un campo magnetico molto potente e serramenti di ferro. Ma poi perché? Basta una serratura.
Il sensore magnetico è un sensore provvisto di magnete interno, nel momento in cui i poli positivo e negativo del magnete si staccano, cioè il circuito si apre, perché si è aperta la finestra o la porta, il sensore fa scattare l’allarme. Posto tra infisso e serramento, funziona anche per porte scorrevoli. Nel momento in cui positivo e negativo non sono più in contatto, scatta l’allarme.

Cosa fai se il ladro rompe il vetro così da non attivare il magnete di apertura della finestra?

Sempre meglio mantenere la calma.
Esatto. Infatti si cerca di porre il sensore con videoverifica nel corridoio o nel soggiorno, che sono i punti di maggiore passaggio. Anche nel corridoio delle camere, il classico corridoietto che prende tre camere, o due camere da letto e il bagno nella classica casa tipo. Per entrarci il ladro deve passare per forza da lì. Oppure se c’è una finestra da cui c’è possibile accesso, tipo un balcone, lì si piazza un sensore con videoverifica. La videoverifica è fondamentale per la centrale operativa. Evita sforzi non necessari e inutili uscite di pattuglia laddove ci sia un falso allarme, ma soprattutto aiuta la Centrale operativa a capire quando l’allarme è reale, cioè se c’è veramente una minaccia in corso. C’è un sensore con videoverifica nell’offerta standard e anche nell’offerta plus. Se una persona ha due corridoi può ampliare l’offerta. Si parte con l’abbonamento da 29.90 +iva, ma se la persona ha un appartamento decisamente più grande e vuole più protezione allargherà il numero di dispositivi pagando qualcosa di più o manterrà la stessa quota per un tempo maggiore.
Anche, ma prima segui la procedura prevista dal Sistema d’allarme Sinecura.

Che differenza c’è tra Sinecura Offerta Standard e Sinecura Offerta Plus?

No. Certo, la quota di abbonamento varia, ma perché varia la gamma di dispositivi messi a disposizione nel Sistema d’allarme.
No. Perché allora si dovrebbero dare due nomi diversi alle due diverse Offerte?
Esatto. Il sistema Sinecura si basa sulla composizione di alcuni pezzi fondamentali: la Centralina W, l’alimentatore della centrale, la SIM per il collegamento GPRS, il Sensore Videoverifica IMV, il Sensore IDC contatto porte/finestre, la Tastiera Verticale, 5 Badge (Tag) per attivazione/disattivazione dell’impianto, Cartelli Dissuasori. Questa è la base uguale per tutte le offerte. L’Offerta STANDARD HOME comprende anche il sensore di movimento IMD per una protezione orientata al volumetrico. Utilizzeremo questa configurazione dove ci sono tante porte e finestre e non conviene utilizzare tanti sensori IDC (contatto porte/finestre). La HOME PLUS comprende 4 sensori IDC in più rispetto a quello di base e questa è una configurazione utile per una protezione perimetrale. In altre parole: l’Offerta STANDARD HOME è una soluzione di protezione volumetrica per strutture con numerose porte e finestre, la HOME PLUS è una soluzione di protezione perimetrale dove ci sono un numero ordinario di porte e finestre e quindi il numero superiore di sensori IDC può rivelarsi ideale.

Quali altri vantaggi minori offre il Sistema d’allarme Sinecura?

No, in questo te la devi cavare da solo.
Sì. Per esempio il Sistema d’allarme Sinecura ti permette di avere più tranquillità dopo che sei uscito di casa. Pensieri come “Oddio, mi son dimenticato una finestra aperta”, non sono possibili: l’impianto non si inserisce se rimane una finestra aperta. Il circuito per la centralina non è chiuso, tutti i sensori devono registrare la chiusura del loro circuito, se uno rimane aperto l’allarme non si riesce a inserire. Nel momento in cui avvicini il Tag di Prossimità, la Centralina ti informa che il “sensore della camera da letto è aperto”. Dunque anche chi non avesse alcuna dimestichezza con un impianto d’allarme si ricorderebbe di andare a chiudere quella finestra prima di uscire di casa. Questo toglie i classici pensieri in fondo alle scale o una volta arrivati in ufficio o nella scampagnata. Anche per quanto riguarda la classica pentola dimenticata sul fuoco: il sensore rilevatore del fumo ti avvisa per tempo della dimenticanza e puoi provvedere ben prima di aver mandato a fuoco la cucina. Lo stesso vale per le fughe di gas, come spiegato nella domanda 17.

Cos’è il “Dormi sicuro”?

Esatto. Il Sistema d’allarme Sinecura permette di delimitare con i sensori magnetici il perimetro notturno. Puoi muoverti all’interno non generando allarmi ponendo un minimo di attenzione a non dimenticare di averlo inserito. Se per esempio si apre la finestra perché si è ancora mezzi addormentati si fa scattare l’allarme, falso positivo, falso allarme. Così come in caso di vera effrazione, vero positivo, allarme reale, qualcuno apre la finestra da fuori e immediato scatta l’allarme. Nel sistema “Dormi sicuro” l’allarme è immediato, scatta subito, non aspetta quei 15 secondi predisposti per l’ingresso in casa. Tutte le finestre dell’appartamento e le porte che vanno verso l’esterno di casa - porta d’ingresso, seconda porta o porta finestra del soggiorno - e tutte le finestre dell’appartamento hanno un sistema di sensori magnetici, che nel momento in cui stanno entrando in casa fanno scattare l’allarme. Dormi sicuro è incluso nell’Offerta Plus.

Cos’è il dispositivo Sinecura ti Assicura?

Prova a pensarci, se il tuo appartamento è al quarto piano, neanche un pirata della strada ubriaco ci riuscirebbe.
Esatto. L’offerta SUPER RELAX Sinecura include due sfere congiunte di Assicurazione a tua tutela:

Garanzie di assistenza per eventuali danni da tentativi di effrazione
Include un’assicurazione per i danni da effrazione con garanzie di assistenza da parte di figure professionali (fabbro, vetraio, elettricista) 24/7 per 365 giorni l’anno

Garanzia di tutela legale
Include la garanzia di tutela legale per procedimenti penali per gli eventi connessi alla proprietà e uso dell’abitazione o attività di piccola/media impresa. Vi rientrano le spese per l’intervento di un legale incaricato alla gestione del sinistro, di un perito/consulente tecnico d’ufficio e/o di un consulente tecnico di parte, di giustizia, di accertamenti su soggetti, proprietà, modalità e dinamica dei sinistri, di indagini per la ricerca di prove a difesa nei procedimenti penali, per il contributo unificato per le spese degli atti giudiziari, se non rimborsato dalla controparte.*

* Si faccia esclusivo riferimento alle condizioni contrattuali.

A cosa serve la telecamera esterna?

Non è contemplato, ma dipende da quanto sei vanitoso/a.
No. Esistono strumenti di ripresa più adatti.
Un’altra opzione che non è parte delle offerte fisse Sinecura è la telecamera esterna. La telecamera è impostata per far scattare l’allarme ancor prima che il malintenzionato compia l’infrazione sulla porta o sulla finestra aiuta la persona con un riscontro di allarme. Ma anche questo sistema deve essere concepito come ritardo, altrimenti ogni volta che torni a casa, nel momento in cui ti avvicini alla porta per entrare ti scatterebbe l’impianto d’allarme. A tale scopo la telecamera esterna deve avere un ritardo leggermente superiore a quello previsto per il disinnesco del Sistema di allarme quando si entra. Se fosse situata su un pianerottolo potrebbe scattare ogni volta che passa qualcuno, dunque è basilare scegliere accuratamente il punto migliore in cui situarla. Se la installi su un balcone la puoi impostare su un riscontro d’allarme immediato, ma se la poni in giardino o sul viale da cui arrivi per entrare in casa, ad esempio, devi darti il tempo di aprire con le chiavi, entrare e disattivare il Sistema d’allarme o si genererebbero falsi allarmi continui. Va anche considerato che la telecamera esterna ha anche un effetto deterrente nei confronti del malvivente.

A cosa servono la sirena interna e la sirena esterna?

Esatto. Se hai intenzione di far sentire ad altri dentro casa che c’è un allarme per intrusione, aggressione o anche malessere, premi il pulsante di panico con sirena sul telecomando a quattro tasti e con la sirena interna avvisi chi è in casa che sta succedendo qualcosa di non bello. Tutto questo senza passare per il telefono. La sirena esterna ha lo stesso scopo ma è diretta al circondario, ai vicini o a chi fosse lì intorno in quel momento. Con la sirena fai sentire a tutti quanti che sei sotto minaccia. Entrambe le sirene possono avere anche un effetto deterrente sugli eventuali malviventi. La sirena interna ed esterna non è inclusa nell’Offerta Standard né nell’Offerta Plus. La sirena interna serve a farsi sentire da qualcuno che è in casa. La sirena esterna, emette anche un lampeggio e un suono che dura 90 secondi consecutivi, può quindi anche essere usata dalla Centrale Operativa che la fa scattare in modo che chi arriva sul posto, recandosi lì per la prima volta e non conoscendo la casa, veda il lampeggiante e capisca subito dov’è l’allarme. La sirena interna è un deterrente solo per il ladro, il quale però ormai sa, e quindi spacca, rompe, butta nell’acqua, e continua. Comunque non è mai solo la sirena, ma l’intero sistema che con la certa procedura da attivare passa dalla Prevenzione alla Protezione grazie all’Istituto di vigilanza privata. Per questo né la sirena interna né la sirena esterna sono previste nelle due offerte Sinecura, Standard e Plus. Semplicemente perché è un optional da includere ad hoc a seconda delle specifiche esigenze. Il cicalino della Centralina già ce l’hai, e lo senti quando va in allarme perché cambia il suo “beep” intensificandone la frequenza. Fa un “beep” che diventa continuo e in quel momento chiunque capisce che la centralina sta inviando un allarme in Centrale Operativa. Un consiglio qualora usassi la sirena interna o esterna e il ladro nel sentirla scappasse: se lo vedi scappare, non lo inseguire. Lascia che dei professionisti si occupino della cosa.
No. Risulterebbe monotono oltre che molesto.

Perché può essere utile avere una doppia tastiera nel Sistema d’allarme?

No. Puoi trovare di meglio se questo è il tuo intento.
No. Per questo scopo possono bastare i telefoni cellulari.
Un consiglio per chi ha una grande casa, chi ha un garage, una taverna, quello di richiedere a Csa Security una seconda tastiera. In caso di intrusione, minaccia o coercizione si può mandare l’SOS antipanico da tastiera stando al piano non interessato all’evento, uno dei famigliari può agire da un punto remoto e inviare l’allarme antipanico da lì. Anche un telecomando a quattro pulsanti o un solo pulsante da tenere magari sul comodino svolge la stessa funzione. Anche la App MyCsa Security nel telefono cellulare, ma in un momento di panico, più semplice è il modo di inviare l’allarme e meglio è.

Se il malvivente ti sorprende prima che entri, si impossessa del tuo Tag e del tuo cellulare e ti costringe sotto coercizione a entrare in casa tua e a disinserire l’allarme, cosa puoi fare?

Davvero te le hanno insegnate? No. Meglio non correre rischi inutili. Non sai mai quali mosse conosca il malvivente.
Se fossi sicuro di essere sentito, magari. Ma se non ne sei sicuro, rischi solo di far innervosire il malintenzionato.
Solo il pulsante del panico può aiutarti. Sono la tua scaltrezza, la tua freddezza gli unici strumenti a trarti d’impaccio. La tua capacità di mantenere la calma e usare la tua razionalità. Vieni aggredito sulla porta e viene usato il tuo Tag per disinserire l’allarme, e ti viene requisito il cellulare per cui non puoi attivare l’allarme SOS. Sembra una situazione senza via d’uscita. Dovresti riuscire in qualche maniera ad avvicinare la tastiera per mandare l’SOS antipanico premendo la combinazione di pulsanti, questo anche a impianto disattivato funziona, il panico parte indipendentemente dalla situazione dell’impianto. Oppure potresti farlo dal telecomando, se hai il telecomando, o premendo se lo avessi in casa un “panico silente”. O se non sei solo in casa allora sì potresti chiamare aiuto, avvisare in modo che gli altri, magari i figli al piano superiore, o dei vicini, facciano scattare il panico o chiamino qualcuno. Ma bisogna anche vedere chi è l’aggressore, se è un mezzo pazzo che appena ti muovi ti colpisce allora il primo consiglio è mantenere la calma e aspettare la prima occasione opportuna per attivare in qualche modo l’invio d’allarme antipanico. Al di là della tutela del bene devi tutelare la tua famiglia e te stesso. Se spingi il malintenzionato al parossismo la situazione rischia di peggiorare. In caso di infrazione ricevuta e minaccia o coercizione: rimani calmo, razionale, e trova un modo per farti sentire. Le case oggi hanno doppi muri e doppi vetri, non ci sente più nessuno e in quest’epoca spesso non si sa neanche chi si ha come vicino di casa. Gridare aiuto potrebbe non funzionare. Ma avendo qualcuno nella casa, riuscire a farsi sentire potrebbe indurlo a chiudersi in camera e far scattare il panico anche semplicemente attraverso la sua App. Ce ne sono per tutto il nucleo familiare o l’entourage a ogni sistema d’allarme Sinecura. Le persone a te collegate hanno la App My Csa Security che fa capo al tuo Sistema Sinecura. Oppure, in assenza di questa possibilità, rimani calmo e non reagire in nessun tipo di caso. Questo vale anche per una guardia giurata. La guardia giurata che arriva sul posto e trova qualcuno, non deve intervenire armato, ma deve farsi supportare sempre dalle forze dell’ordine. Deve fare in modo di avere quanto più supporto dalle forze dell’ordine. C’è da dire che quando un Istituto di vigilanza chiama le forze dell’ordine chiama perché c’è sicuramente un’infrazione. La pattuglia serve a verificare che sia un vero positivo, quindi le forze dell’ordine vengono chiamate perché c’è un’infrazione reale. È così che il Sistema Sinecura rende sicura non solo la tua casa e la tua attività, ma anche la tua città. È anche uno strumento di supporto alla sicurezza, giacché aiuta le forze dell’ordine a intervenire in casi di pericolo e minaccia già accertati. Può capitare anche il conflitto a fuoco, tutto può capitare ma questo lo si sconsiglia nel senso più assoluto. La gran parte delle volte i ladri, all’arrivo dell’autopattuglia vanno via, scappano. C’è un effetto deterrente già dovuto all’arrivo dell’autopattuglia. Macchina ben visibile, con il marchio dell’Istituto di Vigilanza Csa Security, il lampeggiante fuori. E ricordati, non inseguire il ladro che scappa. Lascialo fare ai professionisti.